LA NOSTRA SCUOLA

CENNI STORICI

La prima Scuola Materna Parrocchiale a Gandosso è nata nel 1968: cominciò ad operare in una casa privata con la presenza di 35 bambini.

Nel frattempo, il parroco Don Cristoforo Salvi, con l’apporto di uno speciale Comitato Organizzatore e con il supporto di Padre Antonio Tallarini, sacerdote nativo di Gandosso, decide la costruzione della Scuola Materna. Le pratiche di realizzazione iniziano nel settembre 1968. Nel progetto, oltre all’edificio destinato alla Scuola Materna, viene previsto un salone cinema, aule di catechismo e di ritrovo. Si dispone di circa 2000 metri quadrati, in parte frutto di donazioni di numerosi parrocchiani ed in parte acquistati con finanziamenti, necessari per l’edificio, per un campetto ed un giardino. La costruzione in Gandosso Alto ha inizio il 31 luglio del 1971.

Nel 1972 l’edificio viene inaugurato con la denominazione “Scuola Materna Popolare Parrocchiale” e, successivamente, nel 1975, viene costituito un Comitato, che ha il compito di decidere le varie attività, l’organizzazione ed il funzionamento della scuola stessa.

Nella Scuola Materna vengono chiamate ad operare le Suore Sacramentine di Bergamo. Il 9 febbraio 1974 si stipula la prima Convenzione tra la Scuola Materna e la Casa Madre delle Suore a firma del Presidente della Scuola Don Cristoforo Salvi e della Superiora Generale delle Suore Sacramentine. Alle Suore viene assegnato un appartamento; si   dedicheranno “all’educazione, all’istruzione, alla   sorveglianza   ed all’assistenza dei bambini”. A questa convenzione se ne aggiunge un’altra nel febbraio 1986 nella quale le Suore, oltre al compito svolto nella Scuola Materna, assumono l’impegno di collaborare con la Parrocchia per le attività pastorali di Catechesi, di Lettori, del Canto e di aiuto al Centro Giovanile.

L’attività della Scuola Materna e delle Suore continuerà proficuamente fino al 1997, anno in cui le Suore lasciano definitivamente la Parrocchia.

Nell’anno 2014, per volontà del parroco pro tempore viene sciolta l’associazione “Scuola Materna Popolare Parrocchiale” e viene modificata la denominazione in “Scuola Materna Parrocchiale”.

Negli anni successivi fino ad oggi la funzione direttiva e amministrativa continuerà ad essere esercitata da un Consiglio di Amministrazione che ha come Presidente il Parroco Pro tempore.

FILOSOFIA

L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come tipica forma di relazione e di conoscenza. Nel gioco i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano in modo creativo le esperienze personali e sociali. Nella relazione educativa gli insegnanti svolgono una funzione di mediazione e di facilitazione.

P.T.O.F.

Il P.T.O.F. (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (L. 107/2015). La L. 107/2015 precisa inoltre che: “Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente. […]

Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma dell’articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale”.

Il presente P.T.O.F. è stato steso in base alle prescrizioni ministeriali, alle risorse disponibili, ai bisogni dei bambini e delle famiglie e alle caratteristiche del territorio.

Il P.T.O.F., elaborato dal Collegio Docenti, viene approvato dal Presidente e dal Comitato di Gestione.

Scarica qui il tuo
PTOF!

Scarica qui il
pieghevole istituzionale

Allegato 2

Progettazione annuale

Allegato 4

Autovalutazione

Allegato 5

Piano annuale inclusione

Allegato 6

Progettazione IRC

Allegato 7

Patto educativo corresponsabilità

Allegato 8

Patto correspon. tra gestore e famiglie

Allegato 9

Regolamento

Allegato 10

Menù

PROGRAMMAZIONE

Annualmente il Collegio Docenti elabora una programmazione aperta e flessibile, nel rispetto dell’identità, delle diversità, delle capacità, dei tempi e dei ritmi di ciascun bambino.

Viene individuato un tema che fa da filo conduttore che viene affrontato nel corso dell’anno e viene arricchito dalle curiosità dei bambini, dalle loro domande e dai loro interessi.

GIORNATA TIPO

PROGETTI E LABORATORI

La programmazione è supportata da progetti e laboratori che vengono gestiti dal personale scolastico o da esperti esterni alla scuola. Alcuni laboratori sono costanti nel corso degli anni, altri vengono introdotti per specifiche esigenze.

• Progetto ambientamento: La Scuola propone un ambientamento graduale articolato in 3 giorni.

I bambini vengono accolti a scuola insieme a una figura significativa di riferimento, che rimane insieme al bambino per accompagnarlo a scoprire gli ambienti e a vivere una “tipica giornata scolastica”. Al termine di questi tre giorni il bambino è facilitato nel vivere serenamente il distacco dai genitori e nell’affrontare le routine in un ambiente che ha imparato a conoscere, accompagnato dalla sua figura di riferimento.
• 
Avviamento al gioco: I bambini vengono accompagnati nella scoperta delle regole di condivisione e rispetto reciproco;
attraverso il gioco nascono le prime forme di amicizia.
• Progetto sicurezza
• Educazione alimentare: Mangiando in gruppo i bambini imparano ad essere autonomi, ad assaggiare cibi diversi e avviano la formazione dei loro gusti culinari.
• Progetto autonomia: i bambini imparano a fare da sé
• Progetto manipolazione e motricità
• Laboratorio grafico pittorico
• Progetto di motricità e psicomotricità
• Progetto musicale
• Prepararsi alla scuola Primaria: preparazione sui prerequisiti di accesso alla Scuola Primaria

IRC

L’educazione religiosa nella scuola dell’infanzia si struttura in tre componenti:

  • Religiosità: le domande di senso e il bisogno universale di significato
  • Spiritualità: l’adesione del cuore di ogni bambino al “Dio dei propri padri”
  • Cultura cattolica: il sapere della Religione Cattolica nel contesto occidentale, europeo, italiano.

Di quest’ultima componente lo Stato italiano si fa carico ed ha istituito l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC)

Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori.